Cos’è l’effetto “San Matteo”? Un meccanismo iniquo, scrivono Isabella Mingo e Roberta Bracciale su Neodemos,
“secondo cui, nel tempo, le disuguaglianze tendono a perpetuarsi, se non addirittura ad aumentare. Il nome deriva da un versetto del Vangelo di Matteo che dice: ‘Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha’. Insomma, “i ricchi diventano più ricchi e i poveri sempre più poveri”. “La crescente diffusione della società dell’informazione induce a chiedersi se tale meccanismo operi anche nel contesto digitale in Italia. E la risposta è sì, almeno in senso relativo: i gruppi di popolazione che quindici anni fa erano indietro nell’uso internet (come ad esempio anziani, casalinghe e persone con basso livello di istruzione) sono indietro ancora oggi“.
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Redattore Sociale parla di Stormi, “il sito di giornalismo a fumetti che racconta le storie di cui nessuno parla“. “Due storie al mese (tre nel primo) di autori emergenti e non, che usano il fumetto per raccontare la realtà. L’idea è di Giacomo Traini e Mattia Ferri ed è legata alla casa editrice BeccoGiallo”. Questo è il loro Chi siamo: “Stormi è una rivista online di graphic journalism antifascista, antisessista, antirazzista ed ecologista ideata da Giacomo Taddeo Traini e Mattia Ferri. Seguendo una filosofia di impegno civile, puntiamo a raccontare la realtà che ci circonda tramite il medium del fumetto, dando spazio a fumettisti emergenti e non, interessati a narrare col proprio volo storie e/o temi d’attualità. Gracchieremo, tuberemo e beccheremo sui vostri schermi per farvi sentire il nostro canto tonante, il canto di Stormi”.
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“Quasi 6 italiani su 10, specie se donne, hanno pochissimo tempo libero, quello che rimane lo dedicano prevalentemente alla famiglia (46%) e quando praticano un hobby non spendono più di 100 euro al mese (57%)”. Questo ciò che emerge da un rapporto sul tempo libero nel nostro paese, curato dall’Osservatorio mensile Findomestic/Doxa e ripreso da Agi. “Per il 65% degli intervistati il tempo libero rappresenta principalmente un’occasione per rilassarsi e riposarsi. Dopo la famiglia, nella lista delle attività preferite figurano nell’ordine: fare sport (29,1%); guardare la TV (28,8%); leggere (27,6%); navigare su internet o usare i social media (24,7%); stare con gli amici (24,7%); dedicarsi a attività manuali o lavori creativi (17,9%). Tra gli sportivi, il 24,6% va in palestra, il 18,5% ama camminare, il 14,6% si dedica alla corsa e il 12,3% alla bicicletta. Tra gli appassionati del fai-da-te, il 30,6% pratica il giardinaggio, il 21,9% lavora il legno e realizza piccoli interventi di muratura e il 19,6% si interessa al cucito e al lavoro a maglia”.
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Molte case (troppe?) sono senza libri. Ne parla Il Libraio: “Stando agli ultimi dati Istat, il 28,2% delle famiglie possiede non più di 25 libri e il 63,2% ha una libreria con al massimo 100 titoli. Un dato che fa riflettere, tratto dall’ultimo rapporto Istat sulla lettura”. Qui i dati originali dell’Istat.